O Signor mio Gesù Cristo,
prostrata alla tua divina presenza,
supplico l’amorosissimo tuo cuore che voglia
ammettermi alla dolorosa meditazione delle 24
ore,
in cui per nostro amore tanto volesti patire nel
corpo adorabile e nell’anima tua santissima fino
alla morte di croce.
Deh!
dammi aiuto, grazia, amore, profonda
compassione e intelligenza dei tuoi patimenti,
mentre ora medito l’Ora Decima.
E per quelle che non posso meditare, ti offro la
volontà che avrei di farle, e intendo
intenzionalmente meditarle in tutte le ore che sono
costretta o ad applicarmi ai miei doveri o a
dormire.
Accetta, o misericordioso Signore, la mia amorosa
intenzione, e fa che sia di profitto per me e per
molti come se effettivamente e santamente
eseguissi quanto desidererei praticare.
Intanto
grazie ti rendo, o mio Gesù, che per mezzo della
preghiera mi chiami all’unione con te, e per
piacerti di più, prendo i tuoi pensieri, la tua lingua,
il tuo cuore, e con questo intendo pregare,
fondendomi tutta nella tua Volontà e nel tuo
amore; e stendendo le braccia per abbracciarti,
poggio la mia testa sul tuo Cuore ed incomincio.
Gesù, sii sempre insieme con me.
Dolce Mamma, seguiamo insieme Gesù.
Mio Gesù, Sentinella divina, vegliandomi Tu nel cuore e non volendo restare solo senza di me, mi desti e mi fai trovare insieme con Te nella casa di Anna.
Già Ti trovi a quel punto in cui Anna Ti interroga sulla tua dottrina e sui tuoi discepoli.
E Tu, o Gesù, per difendere la gloria del Padre, apri la tua sacratissima bocca, e con voce sonora e dignitosa rispondi:
“Io ho parlato in pubblico, e tutti quelli che qui stanno Mi hanno ascoltato”.
Ai tuoi cenni dignitosi tutti tremano, ma la perfidia è tanta che un servo, volendo far onore ad Anna, si avvicina a Te e con mano ferrata Ti dà uno schiaffo, ma tanto forte da farti barcollare ed illividire il tuo santissimo Volto.
Ora capisco, dolce Vita mia, perchè mi hai destato: Tu avevi ragione!
Chi doveva sostenerti in questo momento in cui stai per cadere?
I tuoi nemici rompono in risa sataniche, in fischi ed in battimani, applaudendo ad un atto così ingiusto, e Tu, barcollando, non hai a chi appoggiarti.
Mio Gesù, Ti abbraccio, anzi voglio farti muro col mio essere, e Ti offro la mia guancia con coraggio, pronta a sopportare qualsiasi pena per amor tuo.
Ti compatisco per questo oltraggio, ed insieme con Te riparo per le timidezze di tante anime che facilmente si scoraggiano, per quelle che per timore non dicono la verità, per le mancanze di rispetto dovuto ai sacerdoti e per le mormorazioni.
Ma vedo, afflitto mio Gesù, che Anna Ti manda a Caifa.
I tuoi nemici Ti precipitano per le scale, e Tu, Amor mio, in questa dolorosa caduta, ripari per quelli che di notte tempo precipitano nella colpa col favore delle tenebre, e chiami alla luce della fede gli eretici e gli infedeli.
Anch’io voglio seguirti in queste riparazioni e, finchè giungi a Caifa, Ti mando i miei sospiri per difenderti dai tuoi nemici. E mentre io dormirò, continua a farmi da sentinella, destandomi quando ne avrai bisogno.
Perciò dammi un bacio e benedicimi,
ed io Ti bacio il Cuore ed in esso continuo il mio sonno.
Mio amabile Gesù, tu mi hai chiamata in quest’Ora della tua
passione a tenerti compagnia, ed io son venuta.
Mi parve di vederti
angosciato e dolente, pregare, riparare e patire, e con le voci le più
tenere ed eloquenti perorare la salvezza delle anime.
Ho cercato di
seguirti in tutto e ora, dovendoti lasciare per le mie solite occupazioni,
sento il dovere di dirti un Grazie e un Ti benedico.
Sì, o Gesù, Grazie ti ripeto le mille e mille volte, e ti lodo e benedico
per tutto ciò che hai fatto e patito per me e per tutti.
Grazie
e Ti benedico per ogni goccia di sangue che hai versato, per ogni
tuo respiro, palpito, passo, parola, sguardo, e per ogni amarezza
e offesa che hai sopportato.
Per tutto, o mio Gesù, intendo segnarti
con un Grazie e un Ti benedico.
Deh, o Gesù fa che tutto il mio essere ti mandi un flusso continuo
di ringraziamenti e benedizioni, in modo da attirare su di
me e su tutti il flusso delle tue grazie e benedizioni!
Deh, o Gesù stringimi al tuo cuore colle tue santissime mani
e segna tutte le particelle del mio essere col tuo Ti benedico, per
fare che da me altro non possa uscire che un inno continuo verso
di te!
Perciò mi lascio in te, per seguirti in ciò che farai; anzi opererai
tu stesso per me.
Ed io, fin d’ ora, lascio i miei pensieri in te
per difenderti dai tuoi nemici, il respiro per corteggio e compagnia,
il palpito per dirti sempre Ti amo e a rifarti dell’amore che non ti
danno gli altri; le gocce del mio sangue a ripararti e a restituirti
gli onori e la stima che ti tolgono i tuoi nemici con gli insulti, sputi
e schiaffi, e tutto il mio essere per guardia.
Dolce mio Amore, sebbene debbo attendere alle mie occupazioni,
resto nel tuo cuore; ho paura d’uscirne. Tu mi terrai in te,
non è vero?
I nostri palpiti si intenderanno a vicenda e si confonderanno
insieme in modo da darmi vita, amore, stretta unione inseparabile
con te.
Mio Gesù, se vedi che sto per sfuggirti, il tuo
palpito si acceleri nel mio, le tue mani mi stringano più forte al
tuo cuore, i tuoi occhi mi guardino e mi gettino saette di fuoco,
affinché io, sentendoti, mi lasci subito tirare all’unione con te.
Deh, mio Gesù!
Dammi il bacio del divino amore, abbracciami
e benedicimi; io ti bacio nel dolcissimo tuo cuore, e mi resto in te.
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